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Padri persi
Maggio 21 @ 20:45 - 21:45

Appunti per un’Orestiade di soli figli
esito del laboratorio di uno dei gruppi del progetto di teatro integrato Gli Spazi del Teatro
«Anche quest’anno i laboratori di ATIR per la cittadinanza si sono svolti dentro un’unica cornice narrativa che, in assenza di una casa fisica, possa tenere unita la variegata comunità costruitasi intorno al progetto culturale della compagnia in quasi trent’anni di attività.
La “grande storia” che ha liberamente ispirato il lavoro di gruppi diversi è l’Orestea di Eschilo, al centro anche del progetto triennale artistico della compagnia, ideato e curato da Serena Sinigaglia.
Padri persi- appunti per un’Orestiade di soli figli è l’esito di uno dei laboratori integrati di ATIR e della cooperativa sociale Comunità Progetto, rivolti a persone con età, storie e abilità differenti. Durante il percorso abbiamo provato a studiare la storia dell’Orestea, a farla nostra, cercando dentro alle vicende narrate domande che interpellassero da vicino i partecipanti, così diversi. Quindi abbiamo provato a raccontarla insieme, attraverso l’uso del linguaggio verbale, corale e gestuale, così tra ricordi, divertissement e poesia ci siamo “persi” e poi “ritrovati”.
Siamo solo all’inizio di un percorso di ricerca, che ci ha portati a identificarci con Oreste, figlio di Agamennone e Clitemnestra. Tenuto per 10 lunghi anni lontano da casa, torna perché suo padre, che sappiamo avere sacrificato precedentemente la figlia Ifigenia, è stato ucciso per vendetta dalla moglie.
Oreste è un figlio che deve improvvisamente crescere e scegliere da solo cosa sia più giusto fare. Ma, ora che è chiamato ad essere adulto, senza più padri e madri che lo guidino, a Oreste andrebbe domandato: “Come ti senti?” “Perso”.
Tutti noi siamo figli e sappiamo quanto sia doloroso crescere, scegliere, decidere.
Nella nostra ricerca ci siamo fermati qui, allo spaesamento di chi perde la guida di sempre, a chi è solo, adesso.
Questo è quanto condivideremo con il pubblico, in una semplice lezione aperta che ci permetta ancora di sperimentare, sbagliare, ascoltarci, creare nuovamente e crescere.»
Nadia Fulco, Giulia Donelli e Giulia Costantini
conduzione e regia Nadia Fulco
drammaturgia Giulia Donelli
educ-attrice Giulia Costantini
con Matteo Ambrosini, Aurora Beretta, Francesco Casati, Giulia Costantini, Samira Diani, Alfonso Elia, Claudia Gipponi, Ciro Manna, Giada Paola Marin Alvarez, Francesco Tombini, Cristina Salardi, Sara Vitrani
INGRESSO GRATUITO fino ad esaurimento posti
LIBERA DONAZIONE a sostegno dei progetti sociali di ATIR
E poi…Festa finale lunedì 2 giugno in Piazza Fabio Chiesa. Vi aspettiamo!!