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COMPAGNIA ATIRSPETTACOLI MATTIA FABRIS

















































       UN ALT(R)O EVEREST                                     (S)LEGATI

       DI E CON MATTIA FABRIS E JACOPO BICOCCHI SCENE MARIA SPAZZI    DI E CON JACOPO BICOCCHI E MATTIA FABRIS
       LIGHT DESIGNER ALESSANDRO VERAZZI  / SCELTE MUSICALI SANDRA ZOCCOLAN    LIGHT DESIGNER ALESSANDRO VERAZZI
       ASSISTENTI ALLA SCENOGRAFIA ERIKA GIULIANO E MARTA VIANELLO


       Jim Davidson e Mike Price sono due amici. Sono una cordata. Nel 1992 decidono  È la storia di un miracolo. Di un’avventura aldilà dei limiti umani. Ed è al
       di scalare... la loro montagna: il Monte Rainier nello stato di Washington, Stati  contempo una metafora: delle relazioni, tutte, e dei legami. La montagna
       Uniti.                                                 diventa la metafora del momento in cui la relazione è portata al limite
       Il sogno di una vita, una vetta ambita da ogni scalatore, un passaggio obbligatorio  estremo, in cui la verità prende forma, ti mette alle strette e ti costringe a “tagliare”,
       per chi, nato in America, vuole definirsi Alpinista. “The Mountain” come la  a fare quel gesto che sempre ci appare così violento e terribile, ma che invece, a volte,
       chiamano a Seattle.                                    è l’unico gesto necessario.
       Ma le cose non sono mai come ce le aspettiamo e quella scalata non sarà solo
       la conquista di una vetta. Sarà un punto di non ritorno, un cammino impensato
       dentro alle profondità del loro legame, un viaggio che durerà ben più dei 4 giorni  “Bicocchi e Fabris, bravissimi, riescono a tenerci col fiato sospeso per tutto lo   A
       impiegati per raggiungere la cima.                     spettacolo. E non solo per il ritmo incalzante della drammatica impresa sportiva,
                                                              quanto piuttosto per la vicenda esistenziale sottesa, di cui sono stati capaci di rendere
       “Un alt(r)o Everest” è una storia vera, non è una storia famosa, da essa non è  tutte le sfumature e implicazioni possibili.”   A & CRITIC
       stato tratto nessun film, ma potrebbe essere la storia di ognuno di noi. E forse lo        Hystrio, Claudia Cannella
       è. Proprio per la sua spietata semplicità.
       Una storia che racconta le difficoltà e i passaggi obbligatori che la vita ci mette
       davanti. Crepacci. Non possiamo voltarci dall’altra parte e non possiamo giraci                                 AMP
       intorno ma solo attraversarli. Due amici, due vite, due destini indissolubili.                                  ST
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